Fitoterapia Naturopatia

Rosa canina: proprietà, significato e usi naturopatici (anche negli animali)

La Rosa canina è una delle piante più preziose della nostra tradizione erboristica. Umile, forte e luminosa, cresce ai margini dei boschi e nei terreni difficili, dove altre piante non riescono a vivere. Ed è proprio da questa sua “signatura” – la capacità di fiorire nel nonostante – che emergono gran parte delle sue proprietà, sia sul piano fisico che simbolico.

In naturopatia, questa pianta è considerata un rimedio di resilienza, risveglio e forza gentile. La sua energia è quella di chi sa proteggersi senza chiudersi, di chi torna a fiorire dopo periodi di gelo, di chi ritrova interesse e vitalità.

🌿 Signatura della Rosa canina: il messaggio della pianta

Per leggere la Rosa canina secondo il linguaggio delle segnature, osserviamo tre aspetti:

  • Le spine: protezione, confini sani, capacità di dire “basta”.
  • Il fiore semplice e delicato: apertura del cuore, gentilezza, purezza.
  • Il frutto che matura dopo il freddo: forza silenziosa, consolidamento, ricostruzione.

La pianta parla di chi deve ritrovare interesse verso la vita, di chi ha bisogno di ritrovare un ritmo interno, di chi “si spegne” nei momenti difficili. Non è un caso che proprio da questo archetipo nascerà anche il rimedio floreale Wild Rose (di cui parleremo in un articolo dedicato).


🍊 Rosa canina: proprietà scientifiche e benefici

La Rosa canina è tra le fonti naturali più ricche di vitamina C biodisponibile, accompagnata da flavonoidi, carotenoidi e polifenoli che ne aumentano stabilità ed efficacia.

🔸 Alta concentrazione di vitamina C

Secondo ricerche pubblicate su Molecules (2020) e International Journal of Agricultural Biology (2013), i cinorrodi freschi possono raggiungere 800–1000 mg di vitamina C per 100 g, valori molto più elevati degli agrumi.
La presenza combinata di:

  • bioflavonoidi
  • vitamina E
  • antiossidanti polifenolici

ne migliora l’assorbimento e la protezione dall’ossidazione.

🔸 Attività antiossidante naturale

Gli estratti di Rosa canina agiscono come potenti scavenger dei radicali liberi, con un effetto documentato in diversi studi (Molecules, 2023; Der Pharma Chemica).
Favoriscono:

  • protezione cellulare,
  • equilibrio dello stress ossidativo,
  • sostegno in situazioni di affaticamento o carenze nutrizionali.

🔸 Proprietà antinfiammatorie

Alcune ricerche mostrano una modulazione delle citochine pro-infiammatorie, in particolare TNF-α e IL-1β. Questo spiega l’uso tradizionale della Rosa canina nei periodi di stress ambientale o di abbassamento della vitalità.


🌱 Gemmoderivato di Rosa canina: proprietà e benefici

Il gemmoderivato di Rosa canina sfrutta la forza vitale delle gemme, ricche di:

  • ormoni vegetali (auxine, giberelline),
  • amminoacidi,
  • vitamine giovani,
  • enzimi attivi.

La gemma rappresenta il momento “potenziale” della pianta – non specializzato, ancora fluido – e per questo in naturopatia il gemmoderivato è considerato un rimedio:

  • dolce ma profondo,
  • adatto ai bambini e alle persone delicate,
  • utile nelle fasi di crescita o recupero,
  • riequilibrante nei cambi di stagione,
  • sostenitore della reattività fisiologica naturale.

È particolarmente apprezzato come ricostituente stagionale e come sostegno generale della vitalità.


🐾 Rosa canina negli animali: come si usa e perché funziona

La Rosa canina è sicura e utilizzata anche in ambito animale.

🔸 Nei cani e nei gatti

La polvere di cinorrodi e gli estratti titolati vengono impiegati per:

  • aumentare la riserva antiossidante,
  • sostenere le difese naturali,
  • aiutare la vitalità nei periodi freddi,
  • supportare articolazioni e mobilità (grazie ai galattolipidi).

In diversi studi su animali da compagnia si osserva un miglioramento del tono generale e una buona tollerabilità.

🔸 Nei cavalli

La Rosa canina è tradizionalmente usata come tonico nutritivo, soprattutto nei cavalli anziani o nei cavalli sportivi.
Una ricerca pubblicata sul Journal of Animal Physiology and Animal Nutrition ha mostrato un miglioramento della mobilità nei soggetti supplementati.

🔸 Sicurezza

Generalmente ben tollerata, richiede solo accortezza in:

  • dosaggi adeguati alla specie,
  • uso di prodotti privi di zuccheri,
  • forme specifiche a basso tenore alcolico quando si usa il gemmoderivato negli animali.

✨ Perché la Rosa canina è così speciale?

La Rosa canina è uno di quei rimedi che uniscono spiritualità e scienza senza contraddirsi:

  • La tradizione vede una pianta che riaccende la vitalità.
  • La scienza conferma la sua ricchezza in vitamina C, antiossidanti e composti protettivi.
  • La gemmoterapia ne valorizza l’energia giovane e ricostituente.
  • Il mondo animale risponde bene alla sua azione dolce ma tonica.

È una pianta che accompagna, sostiene e “riaccende”, con discrezione e con forza.


Riferimenti scientifici e studi su Rosa canina

Negli ultimi anni la Rosa canina ha attirato l’attenzione della ricerca scientifica, confermando molte delle intuizioni tradizionali della fitoterapia e della naturopatia. Diversi studi ne hanno approfondito le proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e il ruolo nutrizionale dei suoi frutti, mentre nuove ricerche stanno emergendo anche in ambito veterinario.

Tra i lavori più citati, lo studio pubblicato sulla rivista Molecules ha analizzato in dettaglio la composizione dei cinorrodi, evidenziando un’elevata concentrazione di polifenoli, flavonoidi e vitamina C e dimostrando una forte attività antiossidante sia nei frutti selvatici che in quelli commerciali
👉 https://www.mdpi.com/1420-3049/25/22/5272

Un altro gruppo di ricerche ha messo in luce gli effetti protettivi della Rosa canina in modelli animali, in particolare rispetto allo stress ossidativo e alla funzionalità epatica.
Uno studio su ratti diabetici ha mostrato un miglioramento dei parametri biochimici e una protezione del fegato dopo somministrazione di estratto idroalcolico di Rosa canina
👉 https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29095652/

Sempre in ambito sperimentale, un lavoro pubblicato su Immunopharmacology ha indagato alcuni parametri immunologici, rilevando una modulazione positiva delle risposte infiammatorie
👉 https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23678431/

Sul fronte alimentare, è interessante lo studio del 2024 sul potenziamento dell’attività antiossidante dello yogurt arricchito con estratto acquoso di Rosa canina, un esempio moderno di come la pianta possa essere integrata negli alimenti funzionali
👉 https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/41234612/

La Rosa canina è stata inoltre studiata per i suoi galattolipidi, composti legati al supporto della mobilità, con ricerche che hanno destato interesse anche in ambito zootecnico.

Ricerche sugli animali (cani, gatti, cavalli)

Seppure siano ancora poche, le ricerche nell’area veterinaria mostrano risultati promettenti.

Uno studio pubblicato sul Journal of Animal Physiology and Animal Nutrition ha valutato l’integrazione di Rosa canina nei cavalli anziani, evidenziando un miglioramento della mobilità e un incremento della risposta antiossidante — dati che confermano l’uso tradizionale della pianta come tonico nei cavalli da lavoro e nei soggetti anziani.
Infine, in ambito nutraceutico, diversi lavori su animali domestici hanno osservato un incremento della capacità antiossidante plasmatica dopo somministrazione di cinorrodi in polvere, con buona tollerabilità e nessun effetto collaterale significativo riportato.

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