Un professionista ha recentemente affermato:
Meglio dare sempre la stessa marca e la stessa proteina di crocchette, così se il cane sta male sappiamo da cosa dipende.”
A prima vista può sembrare un consiglio logico, ma in realtà la scienza non lo conferma.
Perché non è vero
Dare al cane sempre la stessa fonte proteica non aiuta a prevenire le intolleranze, anzi può favorirle.
Quando l’organismo viene esposto per lungo tempo alla stessa proteina, può sviluppare una risposta immunitaria alterata, portando a sensibilizzazioni o reazioni avverse nel tempo.
Inoltre, una dieta monotona non nutre in modo ottimale il microbiota intestinale, che prospera grazie alla diversità alimentare. Un microbiota sano è la base per un sistema immunitario forte e un buon equilibrio digestivo.
La varietà è salute
Alternare proteine di buona qualità – come pollo, manzo, agnello, pesce, tacchino, uova – e variare anche le fonti di carboidrati, fibre e grassi, aiuta a:
- mantenere un microbiota intestinale più sano e diversificato;
- ridurre il rischio di sensibilizzazioni alimentari;
- migliorare la tolleranza e la digestione;
- garantire un apporto più ampio di nutrienti.
E se il cane ha problemi?
In caso di sospette allergie o disturbi intestinali, l’unico approccio valido è una dieta a esclusione controllata, impostata da un veterinario nutrizionista (chiedi una consulenza con il Dott. Enio Marelli).
Questo significa somministrare per alcune settimane una sola proteina mai mangiata prima, e poi reintrodurre gradualmente altri alimenti per individuare la causa. Proprio per questa lo dieta ad esclusione, non può essere effettuata con l’alimentazione industriale.
Lo stesso vale per noi umani
Pensiamoci: mangeresti per tutta la vita solo pollo e riso “così se stai male capisci da cosa dipende”?
Ovviamente no. L’organismo umano – come quello del cane – ha bisogno di varietà per mantenersi in equilibrio, ricevere nutrienti diversi e sostenere il microbiota intestinale.
In sintesi
La varietà alimentare è una forma di prevenzione naturale.
Non serve temere il cambiamento: ciò che conta è la qualità degli ingredienti e il rispetto delle esigenze individuali del cane.

